Scegliere Hyper-V o vSphere? Quando si parla di virtualizzazione, la domanda emerge frequentemente perché rappresentano due soluzioni molto valide pur con caratteristiche, funzionalità e prezzi differenti.

Se per tanti anni vSphere di VMware ha rappresentato – e da un certo punto di vista continua a esserlo – il riferimento per la virtualizzazione del server, l’entrata sul mercato di Hyper-V di Microsoft ha alterato gli equilibri presentando un’alternativa che nel tempo è solo migliorata e, oggi, riesce a soddisfare pienamente le esigenze di migliaia di aziende.

La scelta del miglior hypervisor – il componente che gestisce la virtualizzazione – è quindi centrale, ma dipende da vari fattori, fra cui la grandezza dell’impresa, i sistemi operativi impiegati, il carico di lavoro che l’ambiente virtualizzazione è chiamato a gestire, nonché la sua criticità, e l’infrastruttura IT esistente.

Hyper-V e vSphere contribuiscono, in entrambi i casi, al raggiungimento dell’obiettivo, ma il modo in cui lo fanno può fare la differenza per le piccole e medie imprese.

 

I vantaggi di VMware

Sebbene le due soluzioni siano entrambe affidabili, VMware porta con sé alcuni vantaggi rispetto a Hyper-V. Per esempio:

  • quando si parla di clustering, il Virtual Machine File System (VMFS) è più semplice da usare rispetto al Resilient File System (ReFS) di Hyper-V, che invece è complesso e più difficile da utilizzare;
  • VMware supporta più sistemi operativi (Windows, macOS, Unix e Linux), laddove Hyper-V è limitato a Windows, Linux e FreeBSD; quindi, VMware è indicato soprattutto se l’azienda necessita un supporto a sistemi operativi meno recenti;
  • allo stesso modo, per quanto riguarda le opzioni di sicurezza Hyper-V si basa su Active Directory ed è eccellente per chi fa riferimento ai sistemi dell’ecosistema di Microsoft. Per tutti gli altri, invece, la tecnologia di virtualizzazione di VMware è consigliabile perché garantisce più flessibilità e versatilità.

Nel Magic Quadrant 2021 for Hyperconverged Infrastructure Software Gartner ha inserito VMware fra le società Leader per il quinto anno consecutivo, a dimostrazione dell’enorme capacità di esecuzione che contraddistingue le sue soluzioni di virtualizzazione.

I vantaggi di Hyper-V

Microsoft è arrivata di recente nel mondo della virtualizzazione, ma lo ha fatto con un prodotto di peso: Hyper-V, appunto. Una delle critiche che perseguita vSphere è la ripida curva di apprendimento che lo contraddistingue: il discorso con Hyper-V di Microsoft è opposto.

Inoltre, poiché funziona su ambienti Windows, Hyper-V rappresenta una soluzione ideale per tutte quelle imprese che già usano soluzioni dell’ecosistema di Microsoft.

Altri vantaggi di Hyper-V:

  • supporta macchine virtuali fino a 12 TB di RAM (il doppio rispetto a vSphere);
  • può installare ed effettuare il deploy di nuovi ruoli del server in pochi minuti;
  • semplifica i backup e le migrazioni live;
  • viene proposto a un prezzo più basso rispetto a vSphere;
  • è più facile da scalare rispetto al concorrente.

Gartner ha inserito Microsoft fra le aziende “visionarie” nel Magic Quadrant 2021 for Hyperconverged Infrastructure Software, attestando la spinta all’innovazione della società in questo settore.

 

VMware vs Hyper-V: come scegliere il miglior hypervisor

È chiaro, quindi, che scegliere fra Hyper-V e vSphere dipende da almeno due considerazioni a cui l’azienda non può sottrarsi. I costi sono ovviamente una leva importante per qualunque organizzazione, che deve relazionare la spesa per un software (sia iniziale sia progressiva) rispetto ai benefici strategici e commerciali attesi. Hyper-V è disponibile anche all’interno di in una licenza di Windows Server; vSphere viene pagato separatamente (e costa di più). Due logiche molto diverse e che hanno un peso altrettanto differente sulla decisione finale delle aziende.

La complessità d’uso e l’ecosistema già in essere, inoltre, sono altri due elementi che vanno valutati prima di scegliere fra Hyper-V e vSphere. In particolare, la curva di apprendimento di vSphere gioca in suo sfavore, perché serve più tempo rispetto al concorrente prima che i meccanismi siano pienamente integrati nell’operatività quotidiana, con il rischio di inefficienze nel breve termine.

Topic: Microsoft Virtualizzazione

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